Diritti tv: nel mirino le frasi di Lotito

Mediaset: "C'era l'ok di Antitrust e Agicom in conformità con la legge"

Diritti tv: in mirino frasi LotitoL'ipotesi di un "accordo restrittivo della concorrenza" sui diritti del campionato di serie A 2015-2018 tra i principali operatori nel mercato della pay tv, Sky e Mediaset, è stata formulata "sulla base di alcune notizie di stampa apparse a febbraio 2015". Lo spiega l'Autorità Antitrust. In particolare nel mirino sarebbero finite alcune parole del presidente della Lazio Claudio Lotito: "Sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi".

Antitrust e Agcom hanno lavorato in "coordinamento" e in un ambito di "leale collaborazione" sull'assegnazione dei diritti tv per per le stagioni calcistiche nel triennio 2015-2018 e la deroga al divieto di sub-licenza, previsto dal decreto 'Melandri' (n. 9/2008), è stata accordata, in seguito alla richiesta della Lega Calcio, per i campionati di Serie A in questione "da entrambe le Autorità, con decisioni contestualmente assunte dai due Collegi nel luglio 2014, a seguito della verifica del rispetto delle condizioni previste dalla citata normativa". Lo precisa l'Authority delle comunicazioni in una nota.

"Le due Autorità, infatti, ai sensi del decreto  Melandri (art. 19, comma 1) sono entrambe tenute, ciascuna per i profili di competenza, a pronunciarsi sulle richieste di deroga al divieto di sub-licenza, ferme restando le competenze esclusive dell'Agcm di verifica ex post del rispetto delle norme in materia di concorrenza (ai sensi della legge 287/1990) e oggetto dell'istruttoria avviata", conclude il comunicato.

L'assegnazione dei diritti tv di serie A per il 2015-2018 è stata "perfettamente regolare" a giudizio di Mediaset, che in una nota ricorda come "gli accordi definitivi" abbiano "ricevuto il benestare sia di AgCom sia di Antitrust in conformità con la Legge Melandri".

"In merito agli accertamenti ordinati dall'Autorità Antitrust sull'assegnazione dei diritti tv Serie A 2015-2018, Mediaset - si legge in una nota diffusa da Cologno Monzese - ricorda che gli accordi definitivi hanno ricevuto il benestare sia di AgCom sia di Antitrust in conformità con la Legge Melandri".

"Quanto ai fatti precedenti all'accordo finale cha ha garantito la visione delle partite di Serie A a tutti i telespettatori, Mediaset - si precisa ancora - precisa quanto segue: - nessun "nuovo entrante" ha presentato offerte superiori alla base d'asta di ciascun pacchetto e quindi non è possibile supporre sia stato discriminato; - la Legge Melandri che ha introdotto la vendita centralizzata dei diritti tv impedisce la formazione di pacchetti non equilibrati e di conseguenza l'assegnazione dei pacchetti "A"+"B" a un unico operatore, eventualità che di fatto avrebbe annullato ogni forma di concorrenze nel mercato della pay tv; - è solo grazie alla nascita di Mediaset Premium che la pay tv italiana assicura vantaggi sia al movimento calcistico sia ai consumatori. La concorrenza sui diritti fa ovviamente accrescere il valore televisivo del Campionato di Serie A che ne beneficia in termini di ricavi. E la presenza di diverse offerte televisive garantisce ai telespettatori la possibilità di scelta sia editoriale sia di prezzo". "Per tutti questi motivi, e per quanto la riguarda, Mediaset - conclude la nota - è assolutamente convinta che l'assegnazione dei diritti tv sia perfettamente regolare".

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  • pubblicato19.05.2015
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